Che cosa lega Badia di Cantignano nel comune di Capannori (Lucca) con il continente africano? È la figura di Carlo Piaggia, lucchese che nell’800 lasciò il piccolo borgo nativo per assecondare la propria passione per il viaggio e l’esplorazione. Si spinse talmente lontano da scoprire una tribù indigena che ribattezzò “Gnam gnam”. Viaggi che furono l’occasione di far conoscere meglio l’Africa al proprio paese. In suo onore è stato istituito un premio che arriva quest’anno alla quarta edizione. Ci racconta di questa figura così particolare il parroco di Badia di Cantignano, don Emanuele Andreuccetti.

Il viaggio, sia come conoscenza di realtà esterne, luoghi, culture, religioni, sia come percorso interiore di conoscenza di sé, e occasione di incontro e confronto con l’altro. È questo il tema del Premio Letterario Nazionale Carlo Piaggia, giunto alla quarta edizione. Il riconoscimento è nato con l’intento di far conoscere Carlo Piaggia e valorizzare il territorio di Badia di Cantignano, nel comune di Capannori, per secoli centro di civiltà e religiosità, prima benedettina e poi camaldolese, restituendogli la sua antica vocazione di crocevia di culture diverse. Sentiamo ancora don Emanuele Andreuccetti, vicepresidente del Premio “Carlo Piaggia”.

Per partecipare al bando c’è tempo fino al 15 dicembre. Tutte le info sul sito www.premiocarlopiaggia.it/