È morto papa Francesco. Aveva 88 anni. “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco”.
Il cardinale camerlengo Kevin Joseph Farrell ha annunciato la morte del Papa. “Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino.” Sentiamolo
Campane a lutto anche in tutte le diocesi toscane
Quando è stato dato dalla Santa Sede l’annuncio ufficiale della morte di Papa Francesco le campane della Torre pendente, in piazza dei Miracoli, hanno suonato a morto.
Nella diocesi di Firenze le campane ieri sera hanno suonato a morto per la scomparsa di Papa Francesco, alle 21 in Santissima Annunziata c’è stata una veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo Gherardo Gambelli.
Messa in suffragio di Papa Francesco ieri a Livorno, al Santuario della Madonna delle Grazie di Montenero, patrona della Toscana.
La sindaca di Firenze Sara Funaro, l’arcivescovo Gherardo Gambelli, il rabbino Gadi Piperno e l’imam Izzedin Elzir ieri pomeriggio hanno apposto un drappo nero dal terrazzino di Palazzo Vecchio in segno di lutto per la morte di Papa Francesco. Per l’occasione è suonata la Campana grande di Palazzo Vecchio.
La settimana che ci prepara per la festa della Divina Misericordia, e come Giovanni Paolo II proprio il Papa ci ha sempre ricordato l’importanza della misericordia. Mi sembra che questa sia veramente la più bella e più grande eredità che Papa Francesco ci ha lasciato. Dio è amore, Dio è misericordia e ci accoglie tutti là dove noi siamo, e questo per noi è proprio il motivo della speranza. Se Dio ci accoglie, noi non possiamo che vivere veramente l’accoglienza reciproca perché la fedeltà a Dio va insieme alla fedeltà all’umanità che Dio ha tanto amato da dare il suo figlio unigenito”. Così ricorda Papa Francesco l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, che è stato nominato proprio da Bergoglio. Sentiamo l’Arcivescovo Monsignor Gherardo Gambelli
L’imam Izzedin Elzir
Il rabbino Gadi Piperno
“Grazie Papa Francesco! E’ il primo pensiero che desidero esprimere in questo giorno di grande tristezza per tutte le chiese della Toscana. Ci ha lasciati un grande Pastore che fino all’ultimo è voluto essere accanto al popolo di Dio soprattutto a quelle donne e a quegli uomini che vivono le periferie del mondo” ha dichiarato il card. Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana. “Il suo pontificato ha portato la Chiesa ancora di più tra le gente -ha aggiunto-, accanto ai poveri e ai fragili e al servizio della pace e della giustizia sociale”.
“Mi sembra significativo anche il fatto che il Papa è morto proprio il lunedì santo e siamo in questa settimana che ci prepara per la festa della Divina Misericordia, e come Giovanni Paolo II proprio il Papa ci ha sempre ricordato l’importanza della misericordia. Mi sembra che questa sia veramente la più bella e più grande eredità che Papa Francesco ci ha lasciato”. Così ricorda Papa Francesco l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, che è stato nominato proprio da Bergoglio.
“Ci uniamo alla Chiesa universale nel pianto per la nascita al Cielo di Sua Santità Papa Francesco”. Così il vescovo di Pistoia e Pescia, Fausto Tardelli. “Ringraziamo il Signore per aver donato al mondo un Pastore instancabile testimone del Vangelo -scrive Tardelli-, padre amorevole dei poveri, artigiano di pace e uomo di profonda preghiera. Preghiamo e affidiamo la sua anima alla misericordia infinita di Dio, certi che il suo spirito continuerà ad accompagnare il cammino della Chiesa”
“Il Santo Padre, dopo averci salutato e benedetto ieri, nel giorno di Pasqua, ci ha lasciati per tornare alla casa del Padre. A nome della nostra comunità diocesana, desidero esprimere sentimenti di gratitudine al Signore per il suo ministero: il suo impegno a rendere la Chiesa sempre più missionaria ha segnato la storia del nostro secolo”. Così il vescovo di Fiesole Stefano Manetti in un pensiero rivolto ai fedeli della diocesi dopo la morte di Papa Francesco.
“La nostra Chiesa di Lucca è nella tristezza per la morte dell’amato Papa Francesco: le sue parole e la testimonianza della sua vita ci hanno guidato per 12 anni dietro il Signore Gesù, sulle vie del Vangelo, in un lungo pellegrinaggio di speranza. Anche dinanzi alla fine, alla sua fine, lui ha qualcosa da dirci: ‘La speranza cristiana consiste proprio in questo: davanti alla morte, dove tutto sembra finire, si riceve la certezza che, grazie a Cristo, alla sua grazia che ci è stata comunicata nel Battesimo, la vita non è tolta, ma trasformata, per sempre” Così l’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti.
I ricordi e le testimonianze:
Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia ed ex capogendarmeria vaticana
Mauro Meini, arcivescovo emerito di Fiesole
Don Bledar Xhuli:
Rodolfo Cetoloni, già vescovo di Grosseto ricorda la visita del Papa a Nomadelfia
Don Andrea Bigalli, prete di Sant’Andrea in Percussina